BJ è noto per il suo lavoro con i Tempestt e per la collaborazione, in varie circostanze, con Jeff Scott Soto, e il chitarrista
Leo Mancini e il batterista
Edu Cominato condividono con il dotato
vocalist i medesimi passi fondamentali dei rispettivi
curriculum.
Con questi presupposti, a cui si aggiunge la presenza di
Henrique Canale al basso (che apprendo ora essere un musicista e produttore piuttosto noto nella sua terra natia), i brasiliani
Spektra si affacciano alla ricca e competitiva scena melodica contemporanea, e più che un “timido” approccio a tale impegnativa disfida, “
Overload” si rivela un ascolto praticamente irrinunciabile per chi ama l’
hard di classe e freme per una formula artistica già propugnata da Takara, JSS Band, W.E.T. e Talisman.
Le similitudini tra i registri vocali di
BJ e quelli di
Soto (il quale ha, tra l’altro, contribuito direttamente all’opera, assieme al “nostro” infaticabile
Alessandro Del Vecchio) concorrono alle suddette suggestioni comparative, ma chiarendo che la “dipendenza” dai succitati modelli non è mai fastidiosamente esplicita, è necessario sottolineare la spiccata maturità espressiva e la qualità nel
songwriting di un gruppo che, pur senza essere soverchiamente originale, ha i mezzi per inserirsi con prepotenza nella sgomitante gara per la conquista di un “posto al sole” nel
rockrama di riferimento.
Un notevole potenziale evidente fin dalla pulsante
title-track dell’albo e se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla competenza degli
Spektra, arrivano subito dopo una “
Runnin' out of time” (non lontana dagli Eclipse) da contagio istantaneo e una “
Just because” che farà sussultare di compiacimento tutti gli estimatori dei Talisman.
La ballata “
Since I found you”, anche grazie a una sentita interpretazione canora, s’inserisce immediatamente tra gli
highlights del programma, seguita dalla grintosa “
Our love” e dall’accattivante "
Breakaway”, due pezzi estremamente gradevoli sebbene forse privi della scintilla veramente “esplosiva”.
Caratteristica che invece sembrano possedere le melodie ammalianti di “
Back into light”, della tagliente "
Behind closed door” e dell’avvolgente “
Lonely road”, mentre “
Don't matter” mescola ad arte barlumi di Queensryche e Rainbow e “
Forsaken” si propone al pubblico nelle vesti di un
anthem di eccellente fattura, che speriamo di poter testare presto dal vivo.
Con gli
Spektra la
Frontiers Music aggiunge un altro nome di pregio al suo corposo e invidiabile
roster … il futuro della
band ci dirà se lo
status di “rivelazione” saprà trasformarsi addirittura in qualcosa di più edificante, ma per ora “
Overload” è un esordio meritevole di grande attenzione.
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