Azazel è un nome che non può suonare nuovo alle orecchie degli amanti dell'estremo, non perché siano mai stati un gruppo fondamentale, ma "semplicemente" perché sono un gruppo storico della prima ondata black metal infatti il loro primo Ep,
"The Night Of Satanachia" , risale addirittura al 1996 e dopo quel primo vagito, la band di
Lord Satanachia (per l'appunto) ci avrebbe messo ben 18 anni per esordire su lunga distanza con
"Jesus Perversions" ... Oggi ci ritroviamo a commentare il nuovo album giunto sei anni dopo il valido
"Witches Deny The Holy Trinity" e, con enorme sollievo, possiamo dire esattamente le stesse cose che avremmo potuto dire per tutti i lavori precedenti ... nessun cambiamento, nessuna evoluzione, ma solo una maggiore "abilità compositiva" nel continuare a tessere il proprio tributo a
Celtic Frost,
Bathory e
Venom. Tutto qui ... se sia poco o tanto questo lo deciderà il gusto di ognuno di voi, io mi limiterò semplicemente a dirvi che personalmente l'album mi è piaciuto, è stato un bel viaggetto a ritroso nel tempo grazie anche ad una copertina classicissima (e un po' pacchiana) e a delle lyrics con titoli come
"In Nomime Dei Nostri Satanas" o
"Demon's Attack The Nun's Chapel" ,che da un lato mi hanno fatto un po' sorridere (lo ammetto), ma dall'altro hanno testimoniato ancor di più l'attaccamento ad un certo immaginario classico del black metal, che oggi raramente trova riscontro.
Azazel è la pur' essenza del concetto di "attaccamento alle radici" così come quello di attitudine black, nel bene e nel male, per cui se siete giunti a leggere fino qua, allora sono sicuro che darete un'opportunità a
"Aegrum Satanas Tecum" , e non ve ne pentirete. Hail Lord (Satanachia)
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