E' passato poco più di un anno da quando ebbi modo di recensire l'EP di esordio "Septic Decadence" dei danesi Septage, nella quale esprimevo viva curiosità di poter ascoltare cosa la band avesse da offrire in un potenziale album di debutto: i ragazzi però paiono non aver grande fretta di esordire sulla lunga distanza ed infatti oggi ci propongono un nuovo EP edito da Dark Descent Records, vera e propria istituzione in campo death metal, intitolato "Septisk Eradikasyon" e con cui ancora una volta pagano il loro sentito tributo ai Carcass. Come per la precedente uscita infatti la copertina di questo EP mette sin da subito le cose in chiaro e prepara l'ascoltatore alla dose di death/grind che lo attende e che i Septage condensano in quattro brani per un totale di 12 minuti di musica: le considerazioni fatte per "Septic Decadence" potrebbero essere sostanzialmente riportate in toto anche per questo nuovo "Septisk Eradikasyon", null'altro che un disco di puro ed incontaminato death/grind/goregrind ed un sincero tributo ai padri putativi del genere, quei Carcass che ancora oggi riescono essere fonte di ispirazione per tantissime band underground nonostante la loro musica abbia ormai preso tutt'altra direzione. I canoni del genere li conosciamo tutti e permettono ben poche variazioni alla ricetta di base, aspettatevi dunque pezzi diretti e decisi dominati da riff di chitarra crudi e rabbiosi, tra momenti tiratissimi e rallentamenti da headbanging forsennato e quasi groovy, dove la batteria mette temporaneamente da parte il blast beat per concentrarsi su ritmi più cedenzati. Quel che non muta tuttavia è il costante vocione del batterista e cantante Ugur, sempre putrido e malsano a cui talvolta si uniscono gli altri due membri a mo' di rafforzante e con quel retrogusto "lavandinoso" che personalmente non mi stanco mai di ascoltare.
Sostanzialmente i Septage amano la musica che suonano e non gliene frega un cazzo di suonare come altre centinaia di band in giro per il mondo, quello che fanno lo sanno fare e lo fanno bene senza troppe menate ed inutili pippe mentali. Dodici minuti di buon death grindeggiante che saprà soddisfare gli amanti del genere. Ma vogliamo farlo questo full length oppure no?