Quest'album è la prosecuzione ideale del processo che da World Coming Down in poi ha visto i T0N spogliarsi progressivamente della loro veste più gothic. In pratica si ha la sensazione che Steele e soci abbiano ripreso il discorso da Slow Deep And Hard, enfatizzando il loro lato più doom. Album che rasenta la perfezione e si lascia ascoltare (e riascoltare) con piacere, nonostante la durata ragguardevole di quasi tutti i brani.
Purtroppo l'ultimo, per una delle mie band preferite. Dopo aver recuperato quello stampo più classicamente doom da WCD in poi, i TON ci regalano un ottimo, anche se prematuro, canto del cigno prima della scomparsa di Pete il 14 aprile 2010.