Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:77 min.
Etichetta:Spv
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEAD AGAIN
  2. TRIPPING A BLIND MAN
  3. THE PROFITS OF DOOM
  4. SEPTEMBER SUN
  5. HALLOWEEN IN HEAVEN
  6. THESE THREE THINGS
  7. SUN BURNED MR DOWN
  8. SOME STUPID TOMORROW
  9. AN ODE TO LOCKSMITHS
  10. HAI AND FAREWELL TO BRITAIN

Line up

  • Peter Steele: vocals, bass
  • Kenny Hickey: guitars
  • Johnny Kelly: drums
  • Josh Silver: keyboards, hammond

Voto medio utenti

Finalmente il nuovo album dei Type O Negative, primo per il colosso tedesco Steamhammer/Spv (escludendo il DVD dell'anno passato). Vediamo... da dove si potrebbe cominciare a parlare di questo 'Dead Again'... ok, partiamo dalla fine. 'Dead Again' è un album definibile semplicemente come "strano", il cui ascolto è consigliabile più e più volte, in quanto le facili melodie che a primo acchito sembrano sfacciatamente easy, in realtà racchiudono una forte aurea di oscurità, nero sarcasmo ed intrinseco carisma, che obbligatoriamente necessitano un pò di tempo per essere capite ed apprezzate. A monte di questo si può sicuramente notare (con mia somma gioia) che molte atmosfere "flower power" in stile Beatles sono state accantonate per rispolverare radici decisamente Hardcore/Punk (vedi l'accoppiata iniziale di 'Dead Again' e 'Tripping A Blind Man', unitamente alla stilettata di 'Halloween In Heaven' - nella quale compare anche la suadente voce di Tara VanFlower dei Lycia, ma soprattutto i 4 minuti si 'Some Stupid Tomorrow') sulla scia di 'We Hate Everyone di 'Bloody Kisses' o semplicemente della vicina 'I Don't Wanna Be Me' di 'Life Is Killing Me'. Non solo: molto apprezzabile è stato rinforzare ancora una volta l'amore sconfinato per il Doom in pieno stile Black Sabbath. Per il resto 'Dead Again' presenta - come al solito - diverse songs che toccano i 7-8 minuti, fino ai 10 o addirittura ai 14 del primo singolo 'These Three Things'... ma direi che comunque le preoccupazioni stanno a 0. Questo platter è sinonimo di qualità e di oscura energia (vedi 'September Sun'), in cui, come già accennato, la sorpresa più grande e gradita è l'estrema agilità e pulizia delle singole canzoni, molto meno infarcite del solito con hammond o richiami '70 del caso, in concomitanza di un risveglio di istinti selvaggi assopiti da qualche album a questa parte. I TON con questo 'Dead Again' non si sono certo rinnovati fino al midollo, ma almeno sono riusciti a ritrovare freschezza e verve, ritornando allo status di band di assoluto culto, dopo qualche periodo di appannamento. Su questo platter potete andare sicuri, non vi sarà nulla da recriminare o da storcere il naso!
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli
Discone...

Purtroppo l'ultimo, per una delle mie band preferite. Dopo aver recuperato quello stampo più classicamente doom da WCD in poi, i TON ci regalano un ottimo, anche se prematuro, canto del cigno prima della scomparsa di Pete il 14 aprile 2010.

Fortunatamente vivi e vegeti!

Quest'album è la prosecuzione ideale del processo che da World Coming Down in poi ha visto i T0N spogliarsi progressivamente della loro veste più gothic. In pratica si ha la sensazione che Steele e soci abbiano ripreso il discorso da Slow Deep And Hard, enfatizzando il loro lato più doom. Album che rasenta la perfezione e si lascia ascoltare (e riascoltare) con piacere, nonostante la durata ragguardevole di quasi tutti i brani.

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