Particolari. Questo è il primo aggettivo che mi è venuto in mente ascoltando questo EP dei capitolini 7 Times Suicide, un collettivo che si rifà al Post-Hardore, alle venature Rock tipiche di un certo Punk melodico e diretto... piano piano ci siete arrivati da soli che non è proprio la cosa più semplice classificare il genere proposto da questo complesso. E la chiave di lettura sta qui, il non riuscire a dare una direzione chiara e netta alla loro musica, l'unica cosa che veramente ne emerge chiaramente è una fluidità e una spontaneità notevole. Essendo solo un EP non è molto facile dare un giudizio definitivo sulla concretezza dei 7 Times Suicide, ma una cosa mi sembra palese: la voglia di suonare e comunicare emozioni, ed ecco quindi che ci si mettono brani come Turn Back Time e Fly With You a smuovere le acque, ad agitare l'aria con riffs di chitarra semplici e diretti, ma molto graffianti e ricchi di groove. Il Rock (chiamiamolo così, in definitiva di questo si tratta) contenuto in questo cd sembra quasi fatto apposta per essere servito dal vivo, Sounds Like Revolution e la riuscita cover di My Favourite Games dei The Cardigans la dicono lunga su questo aspetto. Pur essendo un prodotto fresco e diretto questo The Butterfly Factory non va preso come la rivoluzione sonora definitiva, è un cd onesto e suonato con passione, che all'interno della scena Romana avrà senza dubbio il suo peso. Da segnalare inoltre l'ottima resa sonora in fase di produzione, guarda caso chi poteva essere il colpevole? Un certo Peppe Orlando... e i suoi ormai rinomati The Outher Studio Sound, una garanzia veramente. Aspetto di risentirli sulla lunga distanza, sino ad ora sono state messe in mostra buone capacità.
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