Disco a dir poco bizzarro questo nuovo "
2" degli
Shamblemaths, al secolo
Simen Å. Ellingsen (chitarrista, cantante, sassofonista, compositore e mastermind, ma anche professore di meccanica dei fluidi e dotato di due lauree!) ed il percussionista
Ingvald A. Vassbø, entrato nel combo solo nel 2019.
Quello che dovete aspettarvi è un incredibile guazzabuglio sonoro, in cui potreste trovarvi a mescolare nel frullatore i Tool, cori folkloristici norvegesi, musica elettronica,
concrete music, strumenti a fiato, Primus, dodecafonia e Frank Zappa.
...siete ancora lì? Bene, per quei 3 che non avessero già chiuso la pagina, in effetti l'album ha un che di conturbante e di ipnotico, che ti cattura e ti porta in un posto strano, sembra il Paese delle Meraviglie di Alice, ugualmente incredibile ed ugualmente minaccioso ed ugualmente buffo...
Ritengo questo tipo di musica non solo utile, ma necessario per la crescita del genere; spingere ed allargare i confini, siano essi musicali o meno, è sempre una cosa buona e giusta; sembra ovvio il disclaimer a chi potrà davvero apprezzare la musica degli
Shamblemaths, ma vi assicuro che i norvegesi hanno davvero creato un guazzabuglio ragionato, iperfolle ed emozionale. Da ascoltare, foss'anche solo per curiosità.
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