La Finlandia è un territorio molto vasto, ma con una popolazione ridotta e concentrata per lo più tutta negli stessi centri ... e allora seppur escano quotidianamente nuove bands dalla terra dei mille laghi, alla fine i musicisti sono sempre gli stressi ... e infatti dall'unione di membri di
Sacrificium Carmen,
Licht Des Urteils e
Curse Upon A Prayer, nascono i "nuovi"
Coraxul ... difficile aspettarsi qualcosa di nuovo viste le premesse e infatti
"Vihavirsiä Aamunkoin" è l'album che t'aspetti, il classico platter che nasce vecchio, basato profondamente sui principi ancestrali del black , molto diretto, rozzo e freddo (basti ascoltare l'opener
"Kieltäkää Elämä" piuttosto che
"Marttyyrin Kruunajaiset") dove la band da il meglio di e stessa quando si pesta duro e senza compromessi (
"Maailmanvuohi"), mentre lascia molto più a desiderare quando cerca di variare un po' la proposta. Esempio lampante è la conclusiva
"Viimeiset Vainajaiset" che finché rimane su binari cari agli
Horna, risulta godibilissima, avvincente e glaciale, quando, da metà pezzo in poi, vuole invece cercare una strada più personale finisce per incartarsi su se stessa, annoiando non poco per la banalità delle soluzioni proposte. Un'eccezione a quanto detto potrebbe essere
"Luonnollisesti Saatana", che è un pezzo nel quale si tira un po' il fiato rispetto al resto, grazie a ritmi più cadenzati e ad un uso maggiore della melodia, che riesce a risaltare sul resto del lotto, pur non essendo certo un capolavoro. Non so se quest'album resterà un caso isolato o se avrà un seguito, in ogni caso resta un discreto tributo al passato, con una data di scadenza già oltrepassata ancor prima di essere immesso sul mercato. Per inguaribili nostalgici non molto pretenziosi ...
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