Mi imbatto di nuovo nei francesi
Cepheide, dopo aver recensito il loro primo
album, avendo l'occasione di presentarvi il nuovo
"Les Échappées" che viene rilasciato dalla
Les Acteurs de l'Ombre Productions.
Rispetto all'esordio, i Cepheide si sono trasformati in una one man band di
Joseph Apsarah (
Gaetan Juif) che si occupa, ora, di tutto, mentre, a livello musicale, la proposta dei transalpini è rimasta ancorata ad un Black Metal dal taglio atmosferico, ma abrasivo, che si arricchisce, anche, di una vena depressive soprattutto nelle vocals disperate del leader che marcano a fuoco ogni brano.
Il nuovo album è certamente ricco di passione ed emozionante, ma si "perde" nella seconda parte: all'inizio, infatti, i
Cepheide ci colpiscono con le magnifiche atmosfere perennemente in bilico tra gelo interstellare e suadenti melodie, riuscendo a comporre brani violentissimi che lasciano attoniti, mentre, andando avanti con l'ascolto, il pathos tende a scemare, sia per la qualità del songwriting che lascia qualche dubbio, sia per le scelte sonore e gli arrangiamenti che mi fanno pensare a sessioni di registrazioni svolte in tempi diversi o, in ogni caso, a modalità espressive piuttosto differenti come se
Gaetan fosse stato incerto sulla strada da seguire e avesse comunicato, involontariamente, uno spiacevole senso di incompiutezza in un'opera, che è bene sottolinearlo, resta comunque di buon livello.
"Les Échappées", a mio modesto parere, poteva essere molto migliore se fosse stato meglio focalizzato, pur tuttavia gli estimatori delle sonorità cosmiche, strazianti ed alienanti in questi sei brani troveranno pane per i loro denti.
Spero che il prossimo album mi soddisfi di più.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?