Velch è un nuovo progetto italico nato nel 2020 per volere dell'instancabile
Iblis (già attivo con
Funeral Oration,
Orgg e il suo amonimo gruppo) che in combutta con
S. (che ricordiamo in
Doomraiser,
Deviate Damaen ,
Nerodia) e il supporto di un altro “prezzemolino” come
Zeyros (
Rohesfleisch,
Zeyros Cults e
Iblis) (senza dimenticare l'apparizione del guest d'onore
David Folchitto dietro le pelli) hanno deciso di dar vita a questo progetto di black metal essenziale e “nostalgico” … Già solo per questa inclinazione attitudinale incontrano il mio favore, quando poi sono giunto alla fine dell'ascolto di
“Inter Sidera Versos” allora hanno trovato anche tutto il mio supporto … è per questo che, vi confesso, avrei voluto scrivere una lode ai bei tempi andati... poi però mi sono ricordato che non solo i dinosauri leggono queste pagine elettroniche e allora … allora ho semplicemente moderato i termini ma non il sano entusiasmo da déjà-vu che ha lasciato in me questa mezz'ora abbondante di sano, puro ed incontaminato black metal alla vecchia maniera ! Avrete già capito che qui non c'è pane per i modernisti, non c'è speranza per le contaminazioni o le sperimentazioni assurde (fa eccezione qualche breve secondo della voce sampler in apertura dell'opener track,
“Nihilistic Messiah” che poi però ha il “merito” di citare neanche troppo velatamente il Maestro
Burzum nei synth di metà pezzo). Quelli più “attempati” come il sottoscritto non potranno non apprezzare e non aver riconosciuto i
Moonspell di
“Alma Mater" in
“Ascension Of The Psygod”, mentre
“Spiritual Necropsy” mi ha ricordato moltissimo i mai troppo citati
Opus Malefici (band fiorentina scomparsa prematuramente dopo il mini ep
“Obscure Thoughts” nel 1998 e che all'epoca girò praticamente interrottamente nel mio stereo) … ultima doverosa nota di merito va a
“Eroico Furore” unico brano cantato in italiano, che al netto di un titolo Rhapsodyano (Of Fire of course) mi ha ricordato molto i primi
Aborym epici e solennemente gloriosi. Al netto delle influenze più o meno chiare
“Inter Sidera Versos” è un album che suona “vecchio” e nostalgico, ma incredibilmente vero e spontaneo, intriso com'è di passione e qualità e il vostro metallico scriba non può che rendergli il giusto omaggio, aspettando un nuovo capitolo più personale ma altrettanto coinvolgente... Lunga vita ai vecchi ...
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