Ah, che ventata di tanfo marcio e maleodorante che ha portato in casa mia questo fantastico "Black Vengeance" dei TOD! Non c'è niente di nuovo nel dischetto, ma il duo Helkor e Kvart mi regala cinque furiose tracce del mio genere musicale preferito: il black metal old style. I Darkthrone fanno capolino da ogni solco di questo cd, con le atmosfere dell'album che costantemente vanno a sfiorare quel capolavoro minimale di nome "Transylvanian Hunger" e il continuo pulsare del basso in sottofondo. Insomma, una goduria totale, anche considerando che qua e là si sentono echi dei Satyricon e dei Nargaroth mica da ridere... fa tanto piacere leggere finalmente dei testi che non hanno nulla a che fare con la politica o la religione, e che la band stessa ha definito come dark. Secondo me non è il termine giusto: io li chiamerei introspettivi e riflessivi, e trovo che siano gli argomenti migliori con cui accompagnare questa musica apocalittica e priva di ogni speranza di redenzione. Non c'è molto da aggiungere: le melodie sono tutte azzeccatissime, la voce per fortuna non copre tutto come al solito, la batteria è sufficiente varia, il songwriting è di prim'ordine, ma soprattutto le sensazioni provocate da questa musica sono talmente tante che non vedo l'ora di sperimentarla una notte di quest'estate nel bosco dietro casa mia... un grazie sentito da parte mia ai Tod per non aver ceduto alla mania di copiare i Marduk in quella specie di black metal senza corpo nè anima. Torno ad ascoltarmelo un'altra volta!

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