Già mi avevano conquistato dal titolo del loro nuovo album, i
Blackslash. Con un appellativo come
"No Steel No Future", la band potrebbe apparire agli occhi di chi naviga in queste acque come la solita band heavy metal da compitino, la quale come direbbero i professori più tradizionalisti in contesti scolastici, si applica ma non emerge. La verità è nel mezzo se vogliamo, perchè se è vero che i
Blackslash non propongono chissà quali innovazioni, la passione è tanta e si sente distintamente come la voglia di suonare sia viva e ben accesa.
Già attivi da ben quindici anni, la band non è mai rimasta sostanzialmente ferma, pubblicando tre EP e quattro album, oltre che uno split con i Witchtower. Muovendosi infatti sulle coordinate di cavalcate maideniane, pezzi hard rock che ricordano i Thin Lizzy del periodo 74' - 77', i
Blackslash riescono a farsi ricordare nella marasma di gruppi che escono ogni giorno.
La prima metà di
"No Steel No Future" rappresenta sicuramente la parte migliore del full length, con la tripletta iniziale
"Queen Of The Night" e le manowariene
"Midnight Fire" e
"The Power" a dettar legge, sui riff ben suonati di
Christian Haas e
Daniel Hölderle a dettar legge.
"Gladiators Of Rock" è un po' un tributo a la musica metal tutta, spaziando nel songwriting a una neanche troppo nascosta ovazione a Ronnie James Dio, mentre se si va nella parte centrale con la Titletrack o
"Hammertime", le quali hanno anche una durata corposa, la stanchezza si percepisce quasi subito. E' infatti con pezzi come
"Bombers" o
"One For The Road" che i
Blackslash riescono a muoversi su territori loro più consoni, riuscendo a dimostrare come in tre/quattro minuti si possano costruire canzoni divertenti sia da suonare che da ascoltare. La voce di
Clemens Haas, tra l'altro, risulta ben calibrata in tutto il disco, ma una leggera potenza o energia non sarebbe comunque guastata dato che in quelle poche occasioni, sembra come se
Haas faccia fatica a stare dietro agli strumenti.
Nulla di nuovo sotto il sole dunque, ma se cercate un disco un po' vecchio stampo capace di farvi distrarre,
"No Steel No Future" è ciò che fa per voi. Una possibilità se la merita.
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