Quartetto ungherese, gli
Atrox Trauma sono una delle tante realtà musicali che presentano un thrash metal con sonorità molto moderne, e che quindi non puntano molto sull'aggressività sonora, con una produzione bombastica, cambi di tempo (in questo caso non sempre azzeccatissimi, ma vedremo meglio più avanti), con grande spazio dedicato alle chitarre.
Aggressività che talvolta può ritorcersi contro la band stessa, facendo del disco un poplettone di riff senza capo nè coda, spacca ossa quanto si vuole, ma musicalmente inconsistenti. A dispiacere, questo è proprio il caso di
"On The Line Of Nothing And Something", titolo del debut album del gruppo. Chiariamoci, non è un disco che suona male anzi, le idee ci sono, ma perse in un mare di violenza fine a sè stessa.
Dopo una breve intro si parte con
"You Are The Servant", dove fra tutto il solidissimo muro sonoro svetta il semi-growl di
Török Imre (molto simile tra l'altro a quello di Johnny Hedlund degli Unleashed, negli ultimi lavori), che riesce a dare quel vigore in più, che però da solo non riesce a salvare il disco.
"The World Doesnt't Exists",
"Parasite Elite",
"Upgrade", tutte canzoni che si perdono nella loro intenzione di schiacciare tutto quello che trovano davanti. Capita ogni tanto una
"This Is The Truth" o
"Vanity", dove i mometi più ragionati si alternano a quelli veloci, anche se il paragone con i Sepultura del periodo 93' / 96' viene quasi scontato, ma per la maggior parte della durata è un assalto sonoro sconclusionato e illogico.
Dovessi dare un giudizio in base a quante le orecchie mi hanno fischiato dopo aver concluso l'ascolto, sarebbe un dieci immediato. Giudicando invece la qualità dei vari pezzi, il risultato è insufficiente, ma gli
Atrox Trauma sono ancora al primo disco, e l'unica cosa in cui posso sperare è un miglioramento e una presa di coscienza. Speriamo bene.
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