Chiunque sia appassionato di heavy/power, e abbia seguito la scena scandinava negli ultimi 10/15 anni, sarà familiare con il nome di
Christian Liljegren; cantante, produttore discografico, artista a tutto tondo da sempre legato a tematiche cristiane (
nomen omen), tra Narnia, ReinXeed, Golden Resurrection e molte altre.
Molto meno familiare vi risulterà invece il nome di
Mats-Åke Andersson, chitarrista e compositore svedese, amico da una vita di Christian ma con una carriera meno sfolgorante, pur avendo collaborato con vari artisti della scena. Bene, dopo una vita a pensare e immaginare di poter lavorare insieme, i due alla fine ce l'hanno fatta ed hanno messo insieme i qui presenti
Flames of Fire, al loro debutto omonimo.
La proposta musicale è decisamente di alto livello, e le sette composizioni (più intro e outro) oscillano tra un heavy classico e maestoso e interessanti spunti power, con qualche fuga in arrangiamenti più barocchi
à la Malmsteen, ma senza l'eccessivo sbrodolamento chitarristico a supporto.
Completano la line-up una pletora di ottimi musicisti, da Jani Stefanovic (ex- Divinefire) a Per Schelander (ex- Pain of Salvation), un combo che ha un suono potente, convincente e assolutamente non improvvisato.
"
Flames of Fire" è un disco decisamente centrato, dove le immancabili tematiche di amore e fede verso Dio vengono espressi da un Christian in splendida forma, che fornisce una prova potente e maiuscola in tutte le tracce. Le canzoni sono arrangiate molto bene, e l'album scorre via che è una piacere, dalla potente "
Gloria", alla barocca "
Soldiers of the King", passando per una lunga ed oscura suite come "
Solution" o per brani più catchy ed immediati come la title track o la cavalcata "
Madness".
E' un album che mi ha convinto, ascolto dopo ascolto, e che merita davvero, se vi piace il metal melodico ma potente.
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