Ebbene si, la Svizzera non è solo prati verdi, mucche al pascolo, cioccolato e chiome bionde della Hunziker, è una delle più fulgide realtà in ambito hard rock e a dimostrarlo sono qui i
Felskinn che si aggiungono ai più famosi Gotthard, Krokus, Shakra.
Dalla loro hanno una grinta ed una brillantezza compositiva come pochi, nonchè una grande ugola duttile, potente e versatile come quella di Andy Portmann, vero asso nella mancia del combo svizzero che sa aggredire o ammaliare come nella splendida power ballad "
World Will End", senza dimenticare la prova strumentale assolutamente sugli scudi sia della sezione ritmica precisa come un orologio (svizzero), sia delle due asce assolutamente devastanti in sede di riffama ( si senta la carica di canzoni quali "
Darkness In Your Eyes", "
Driven" o "
Send The Angels Down") e in sede di assoli sempre tecnici ma privi di inutili virtuosismi.
Le melodie poi sono rocciose ma sempre ariose e con chorus che ben si adattano ad essere cantati nelle arene, il mix tra melodia e durezza è la chiave di lettura di questo disco che può essere tranquillamente annoverato tra le migliori uscite del genere in questo inizio di 2022, unico pelo nell'uovo (ma proprio a volerlo cercare) è la produzione che,a mio avviso, benchè potente e cristallina è un pò troppo smussata e patinata nel suono delle chitarre.
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