Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:64 min.
Etichetta:Vertigo
Distribuzione:Universal

Tracklist

  1. GAS IN THE TANK
  2. ROOTS IN MY BOOTS
  3. KNOCK 'EM DEAD
  4. ROCK BELIEVER
  5. SHINING OF YOUR SOUL
  6. SEVENTH SUN
  7. HOT AND COLD
  8. WHEN I LAY MY BONES TO REST
  9. PEACEMAKER
  10. CALL OF THE WILD
  11. WHEN YOU KNOW (WHERE YOU COME FROM)

Line up

  • Klaus Meine: lead vocals
  • Rudolf Schenker: rhythm guitar
  • Matthias Jabs: lead guitar
  • Paweł Mąciwoda: bass
  • Mikkey Dee: drums

Voto medio utenti

Questo inizio di 2022 ci regala, dopo l'ottimo "Carpe Diem" dei Saxon, un altro grande album di un gruppo di arzilli vecchietti che tornano sul mercato dopo sette anni dal precedente "Return To Forever", stiamo ovviamente parlando degli scorpioni più famosi d'Europa.
50 anni di carriera sulle spalle e una grinta invidiabile, la band di Klaus Meine spiazza un po' tutti con questo "Rock Believer" che coniuga alla grande il mood degli anni'80 con un suono al passo coi tempi.
Il disco ci offre tutto l'arsenale a disposizione dei teutonici, fatto di grandi melodie, chorus vincenti (la titletarck su tutte), grinta a profusione, riff incendiari e vocals incredibilmente pulite e potenti di un cantante che proprio non sente il passare degli anni (proprio come Biff Byford tanto per stare in argomento).

Certo, c'è anche tanto mestiere - e non potrebbe essere diversamente per un gruppo così importante - ma in questo ultimo lavoro si respira un'aria frizzante, le canzoni scorrono tutte piacevoli, il songwriting è ispirato e mi ha riportato al mitico "Blackout" in almeno un paio di occasioni ("Seventh Sun" col suo incedere lento e potente stile "China White" e il riff portante di "Roots In My Boots" tipo "Blackout" stessa), mentre in altre occasioni è un hard rock solido, quadrato ma sempre melodico a fare la parte del leone come in "Hot And Cold" e "Knock 'Em Dead".
Un bel piglio rock'n'roll contraddistingue la ritmata e veloce "When I Lay My Bones To Rest", uno dei pezzi migliori del disco, mentre fortunatamente gli Scorpions ci hanno risparmiato ballad inutilmente zuccherose stile "Wind Of Change" ed anzi i pezzi più tranquilli sono quelli"più di maniera", molto meglio il tiro di "Shoot For Your Heart", "When Tomorrow Comes" o il rock'n'roll gigione di "Crossing Borders" tutte tracce presenti nell'edizione deluxe.

Le chitarre di Schenker e Jabs ruggiscono e garantiscono il solito grande lavoro sia in sede ritmica che solista con intrecci e sovraincisioni sempre molto efficaci, della voce di Meine ho già accennato, non resta che sottolineare l'ottimo lavoro dell'ex batterista dei Motorhead certamente qui impegnato in modo meno veloce e violento che nella band di Lemmy, ma ugualmente efficace.

"Rock Believer" non entrerà forse nella storia, ma è sicuramente l'album migliore dai tempi di "Love At First Sting", se questo sia poco o tanto lascio a voi deciderlo.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 mag 2022 alle 12:43

Bell'album senza ombra di dubbio, ma Humanity Hour 1 è una spanna sopra dai...

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