E’ sempre più difficile distinguere, in tempi di continue “riscoperte” e ristampe varie, le vere “gemme dimenticate” dalle “patacche”, ma stavolta non credo ci siano dubbi nel considerare la riedizione di “
Sudden impact” degli
Hit The Ground Runnin’ un’operazione discografica di notevole valore indirizzata a tutti quegli irriducibili ed enciclopedici
chic-rockers che per anni hanno anelato il possesso di questa effettiva rarità del ricco e variegato cosmo dell’
AOR.
Nata alla metà degli anni ottanta con la denominazione Free Delivery, la formazione di Philadelphia assume una configurazione stabile nel 1986 e grazie a una serie di apprezzate esibizioni dal vivo (aperture per Blue Oyster Cult e J
ohn Entwistle dei The Who, tra gli altri …), conquista un contratto con l’Autograph Records, (sussidiaria della BMG) e pubblica il suo albo di debutto, ottenendo buoni riscontri, che la conducono ala prestigiosa esibizione al Monterey Pop Festival del 1989, al fianco di Jeff Healey, Billy Preston e War.
Poi, come spesso è accaduto (e avviene ancora adesso …), qualcosa nel meccanismo si inceppa, un secondo lavoro, originariamente previsto per il 1991, viene accantonato (sarà pubblicato solo nel 2000 tramite la
label di proprietà del gruppo stesso, la Smash Records) e nessuno, o quasi, si ricorda più, degli
Hit The Ground Runnin’.
L’albo diventa un autentico “
collector item” per intenditori, ma non si tratta solo di uno sterile e morboso fenomeno di sfrenato collezionismo all’insegna del “bisogna prenderli tutti” (ricordate lo
slogan dei
Pokémon?) poiché l’opera merita veramente di essere ascoltata e di fare bella mostra di sé (senza svenarsi … il
Cd originale ha raggiunto valutazioni oltre tremila dollari …) nelle collezioni di chi si ritiene un estimatore di Starship, REO Speedwagon e degli Yes
ottantiani.
Sono, infatti, essenzialmente quelli i modelli di riferimento di “
Sudden impact”, un
album che mescola con gusto
pop,
AOR e tenui barlumi
prog, edificando attorno alla voce cristallina e squillante di
Blair Rumsey (qualcosa tra
Kevin Cronin,
Jon Anderson e
Tony Lewis degli Outfield) un ammaliante tracciato sonico.
Una malia che ha inizio, ma guarda un po’, dopo una breve
intro, proprio con le fascinose pulsazioni di “
Magic”, intrise dal suono suggestivo delle tastiere e sviluppate tramite una ficcante linea armonica.
Ai fans dei REO Speedwagon consiglio l’ascolto prioritario di “
Moment to moment”, “
Slow motion”, “
Over & over” e, soprattutto, della ballata “
While it lasted” e della sontuosa "
Who’s walking you home”, davvero molto affini al
modus operandi degli autori di “
Keep on loving you” e ”
Can't fight this feeling”.
Il clima vivace e tuttavia vagamente malinconico di “
Don’t you look” rende il pezzo uno degli
highlight del programma, al pari dell’avvincente numero
adulto “
Oh no!”, dell’aristocratica “
Ah original” e di “
Too late”, un autentico gioiellino “radiofonico”.
Plauso dunque alla
AOR Heaven, che pubblica “
Sudden impact” in forma doppia e rimasterizzata (includendo otto
bonus tracks al disco originale ... materiale purtroppo non disponibile per la recensione) e rende finalmente giustizia a una
band che per anni ha visto i conterranei Cinderella, Britny Fox, Tangier e Heavens Edge accaparrarsi il ruolo di unici protagonisti della Pennsylvania
rock n’ rollistica.
Il gruppo dopo un terzo lavoro autoprodotto, intitolato “
HGR”, del 2007, è tuttora attivo … attendiamo sviluppi mentre ci gustiamo una dozzina di belle canzoni, iniquamente poco note, alimentate dall’inesauribile forza espressiva del
rock melodico “classico”.