Attivi sin dal lontano 1994 e con solo una pausa dal 2012 al 2016, i cechi Godless Truth tagliano il traguardo del quinto album in studio con questo disco intitolato semplicemente "Godless Truth". I ragazzi si cimentano in un death metal tecnico, ascrivibile a band come Psycroptic, Decrepit Birth ed Obscura, con esiti decisamente buoni: l'iper-tecnicizzazione subíta dal genere negli anni ha prodotto degli abomini, sfronando musicisti e musica strumentalmente ineccepibile da un punto di vista esecutivo e formale ma fredda come un pezzo di marmo in cui il rischio di specchiarsi compiaciuti nella caratura tecnica elevatissima dei brani è parecchio alto. Per nostra fortuna possiamo dire che i Godless Truth non rientrano nella categoria e danno dimostrazione di saper comporre canzoni in cui la tecnica non è il fine ultimo ma solamente un mezzo per rendere la propria musica interessante. Le canzoni infatti hanno una durata media di 4 minuti circa e mettono in luce una buona padronanza tecnica e melodica del gruppo, che bilancia molto bene il riffing ricercato e complesso con aperture e stacchi più in your face e diretti, oltre ad una certa dose di groove e qualche sprazzo quasi core mai fastidioso (da qui il paragone con gli Psycroptic) che da quell'energia in più ai pezzi. Anche la scelta di alternare due tipologie di cantato che si destreggia tra growl tipicamente death metal e uno scream più prossimo a territori hardcore ha il pregio di rendere l'ascolto di "Godless Truth" variegato e piacevole, anche grazie ad una vena melodica molto piacevole che risalta nel riffing delle chitarre di Švany e Ondra ed anche nei fraseggi solisti: gli assoli infatti non sono semplicemente una sequenza di note sparate alla velocità della luce ma, nonostante una padronanza tecnica invidiabile, mostrano di possedere anche un'anima. "Godless Truth" scorre liscio per tutta la sua mezzora di durata e tiene compagnia in maniera piacevole, senza proporre chissà che picchi ma nemmeno senza momenti di down degni di nota. A livello di suono l'unico rammarico per quanto mi rigaurda è il suono della batteria che trovo esageratamente plasticoso e posticcio, un po' troppo freddo per quanto mi renda conto che probabilmente si tratti di una scelta sensata legata alla natura del genere proposto.
Non mi rimande che fare un applauso alla band per la tenacia con cui portano avanti la propria carriera da così tanti anni, così come per l'aver composto un disco di buon livello in un terreno in cui è facile esagerare come quello del technical death metal.
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