Eric Wagner - In The Lonely Light Of Mourning

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:36 min.
Etichetta:Cruz del Sur Music

Tracklist

  1. REST IN PIECE
  2. MAYBE TOMORROW
  3. ISOLATION
  4. IF YOU LOST IT ALL
  5. STRAIN THEORY
  6. WALK WITH ME TO THE SUN
  7. IN THE LONELY LIGHT OF MOURNING
  8. WISH YOU WELL

Line up

  • Eric Wagner: vocals

Voto medio utenti

Queste poche righe che vi trovate davanti non hanno la pretesa di descrivere pregi e difetti del disco solista di Eric Wagner, così come di solito accade per un nuovo prodotto discografico.
Butto giù queste parole semplicemente per segnalare questo In The Lonely Light Of Mourning, perché possa avere un briciolo di visibilità in più, perché possa arrivare alle orecchie di un ascoltatore amante della musica del destino. Il resto lo farà il disco stesso, lo farà Eric con i suoi testi e la sua voce.
Questo è il suo epitaffio, cercato, voluto, riuscito e non mi voglio intromettere.

Per chi non lo conoscesse, Eric è stato il cantante dei seminali Trouble, band di Chicago considerata insieme a Pentagram, Saint Vitus e Candlemass tra i big four del doom. La sua voce e la sua influenza nella scena sono stati grandi, prima con la sua band madre poi con Blackfinger e gli ottimi The Skull.

Finora ho parlato al passato, il motivo è che Eric ci ha lasciati il 22 agosto 2021 ed ha terminato questo suo disco solista solo pochi giorni prima. Come se già sapesse il suo destino, come se tutto fosse scritto. I The Skull lo scorso agosto erano in tour e tutti e quattro i musicisti sono risultati positivi al Covid. Mentre tre su quattro hanno avuto sintomi ma si sono ripresi, Eric è peggiorato ed è stato ricoverato in ospedale con la polmonite. Si è spento una manciata di giorni dopo.
Eric con questo album voleva idealmente chiudere un cerchio, tanto che per la sua realizzazione ha chiamato a sé diversi amici e musicisti che lo hanno accompagnato nella sua lunga carriera, una sorta di riunione di famiglia, e che hanno contribuito all’uscita postuma del lavoro. In particolar modo ha collaborato con Dave Snyder per la stesura di molti dei pezzi qui presenti.

Quello che possiamo sentire su In the Lonely Light of Mourning sono grandi pezzi doom, nel senso più classico del termine, senza echi epici o psych, solo chitarre ciccione che riescono a tenere alta l’attenzione e cambiare i riff prima che sopraggiunga la monotonia. Poche note al posto giusto, anche negli assoli. Abbiamo un basso con una grande presenza ed un suono ben definito che inspessisce a dovere il tutto, mentre la batteria è vivace (per il genere) e marziale. C’è anche un piccolo spazio per la sperimentazione, in occasione di "If You Lost It All", brano molto intimo ed essenziale, dove Eric viene accompagnato da un violoncello mentre canta testi molto intensi sulla vita, su quello che si è raggiunto, sul vivere per sempre, su come ci si sente ad un certo punto dell’esistenza.
Tutti i brani, ve lo garantisco, sono realmente emozionanti, sia quelli più lenti (che ospitano anche parti acustiche, come "Isolation" o la title track) che quelli più carichi e movimentati come "Wish You Well", passando per vere gemme del doom come "Walk with Me to the Sun", "Maybe Tomorrow".

Come detto in apertura, non mi dilungo oltre con sterili analisi. Se avete criminalmente ignorato o sottovalutato l’apporto di Eric alla musica, sia coi Trouble che con le altre formazioni, potete farvi un favore ed ascoltare questo suo epitaffio, ne sarete probabilmente toccati nel profondo. Se già amavate la sua musica, non c'è bisogno che vi dica nulla. Un plauso alla Cruz Del Sur che ha reso possibile il tutto, agendo con tatto e nel giusto rispetto.

Ciao Eric, buon viaggio.
Doom reigns eternally.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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