Ecco qui la ristampa del secondo full degli svedesi per conto della
MDD, anche in questo caso niente bonus od orpelli vari, ma solo tanta carne al fuoco.
Il secondo album venne pubblicato ad un anno di distanza dall’esordio e squadra che vince non si cambia perché il sodalizio con la label californiana continua ma c’è un cambio nel genere, o si può parlare di evoluzione.
Si, i nostri decelerano i ritmi, aumentando la melodia e la pesantezza del suono ma restando nel solco del death metal.
Perché pur essendo un album di transizione, si capisce che gli svedesi vogliono un pochino smarcarsi dall’opera prima.
Qui abbondano i mid tempo serrati ma con linee melodiche che guardano al sound di Gothenburg vedasi i casi di “
A taste of tragedy” o “
Enslaved”, c’è ancora qualche accelerazione nel mezzo in maniera di far capire che non hanno dimesso l’aggressività ma sempre diluita in tempi più ragionati.
Difatti la voce di
Klas Morberg in alcuni frangenti come l’opener sembra cercare di rendere “cantabile” il growl ma non annacqua la formula con inutili vocals pulite come faranno altri più illustri colleghi che diluiranno sempre più il death delle origini per compiacere un’audience più vasta ma dalle orecchie delicate.
Album non fondamentale rispetto al precedente ma godibile, consigliato l’acquisto, ma prima dategli un’ascoltata.
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