Estremamente attivi in Toscana, loro zona d'influenza, gli AmnesiA giungono al loro primo demo con una sensibile esperienza alle spalle, maturata dall'impegno dei componenti con precedenti formazioni. Questo conferisce da subito una positiva maturità compositiva al quartetto, che si produce in brani di scuola tradizionale con buona personalità, optando per sviluppi piuttosto estesi ed articolati mantenendosi quasi sempre distante da soluzioni eccessive e ridondanti. L'iniziale "Speedfire" è un solido incrocio tra heavy metal tradizionale e thrash d'annata, che io chiamerei speed metal anche se la definizione è caduta in disuso, e mi rammenta gruppi come Abbatoir, Zoetrope, Anvil Bitch, tanto per non fare i soliti nomi abusati. Un'aggressività che richiama il periodo di mutamento dei primi anni '80, agli albori della definitiva esplosione del thrash Bay-area. Una canzone non particolarmente originale ma dalla genuina robustezza. Maggiore complessità nella seguente "They hold the key", molto accattivante il cantato di Balatri, ritmi più vari e mutevoli, importante lavoro della chitarra di Binarelli sia nella fase ritmica che in quella solista, un refrain facilmente memorizzabile, sicuramente un episodio di spessore e qualità.
Con "Stay" gli AmnesiA modificano le carte in tavola. Si parte con un breve coro "a cappella", poi il brano si sviluppa su coordinate ibride, il tiro grintoso alimentato da un drumming ficcante viene stemperato da ampie aperture melodico-progressive che fanno largo uso delle tastiere. Alcuni inserti romantici e riflessivi, passaggi spiazzanti rarefatti, vocals quasi da class rock band, se da un lato è lodevole l'impegno di sfuggire alla banalità in modo originale, il risultato è però piuttosto disunito e dilungato e a mio parere sarebbe più convincente se sintetizzato. Resta comunque un tentativo importante. Si ritorna su binari più consueti con "Eclipse dimension" pur se anche qui sono presenti ritagli melodici consistenti. Più che di thrash parlerei di heavy metal classico dall'andamento moderato, battente e roccioso. Ancora una volta si evidenzia la notevole compattezza del gruppo toscano, già pronto per cimentarsi in prove più sostanziose.
Un lavoro nel quale i molti aspetti positivi superano di gran lunga i pochi difetti, tra i quali una produzione molliccia che penalizza in parte l'impatto sonoro. Una band da seguire e da tenere d'occhio.
Contatti: F. Binarelli
Cell: 347 1280830 - A. Balatri 393 396551970
www.amnesiazone.it
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