Fortemente penalizzato dalla produzione e dall'inesperienza del gruppo, "At The Gates Of Crying Lands" non rende un grande servizio agli OneiroS. Lo stesso gruppo ne è a conoscenza ed infatti, presentando il Cd mette le mani avanti. Purtroppo però non li aiuta nemmeno l'andamento generale del Cd, dove si sente la mancanza d'esperienza del gruppo sin dalla prima traccia, un'intro tirata troppo per le lunghe. La seguente "The Gates Of The Dreamland" è un brano power/folk/sinfonico che oltre ai limiti già esposti in apertura, vede un'interpretazione vocale (e anche la pronuncia dell'inglese sarebbe da migliorare) piuttosto approssimativa, e questo per entrambi i due cantanti. Va sottolineato che Eugenio e Priscilla non sono messi nelle condizioni di ben risultare, alla pari delle chitarre, sia per la già citata registrazione sia per un songwriting e degli arrangiamenti che non scorrono a dovere, limite evidente anche e sopratutto su "Delkos, The Necromancer". "...And I'm Fighting" si apre con delle vocals aggressive, alle quali gli OneiroS affiancano una maggior ricerca melodica, sopratutto a livello di refrain, un esperimento interessante ma che andava sfruttato meglio. E quanto detto finora si può tranquillamente estendere anche ai brani seguenti. Mi spiace essere troppo brusco con un gruppo animato da passione e da un evidente voglia di fare, ma che ha fatto il passo più lungo della gamba. Non posso che consigliare di lavorare ancor più duramente e di prestare maggior attenzione prima di rilasciare il loro prossimo demo, dato che anche in questo settore il livello qualitativo è sempre più elevato.
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