Tutta rabbia ed energia in
'Another Cruel Dimension', ultimo full length degli
Hallucinator uscito nel 2020, che vede in un thrash/death metal suonato a una velocità e furia devastante tutta la sua proposta musicale. Meno di quaranta minuti, tolta una breve intro, per far spazio a riff sparati a rotta di collo, vocals che sembrano provenire dal più profondo degli inferni, e chi più ne ha più ne metta.
Trovano spazio qua e là ogni tanto degli ottimi assoli a cura di
Eric Stucke, come in
'Hiss The Skull', mentre su
'Ruthless Transgression' è il basso di
Dave Rochmann a farla da padrone almeno per metà del pezzo, che sembra un po' un richiamo ad una certa 'Children Of The Grave', mentre per la metà finale si resta con il piede costantemente premuto sull'acceleratore. L'album non prevede quindi particolari sorprese, dato che viaggiando tra
'Chapel Perilous',
'Into Lurid Destinations' o
'Beyond the Threshold of Sanity' (che ricorda da lontano un po' gli Exciter), risultando anche grazie ad una produzione molto stile 'cantina', sicuramente appetibile a tutti gli amanti del thrash/death più rozzo, sporco, e scevro da qualsivoglia tipo di produzioni patinate e cristalline.
Se rientrate in questa categoria,
'Another Cruel Dimension' è il disco che fa assolutamente per voi e che, seppur uscito ormai due anni fa, potrebbe rappresentare una piacevole (ri)scoperta.
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