L'esordio dei
The Book, formazione della Repubblica Ceca, è un album che all'insegna di un Epic Heavy Metal grezzo e fortemente evocativo. Ricco di passione ma, anche, di imperfezioni, che non possono che indebolirne la resa finale.
Dopo un primo Demo Tape, uscito l'anno scorso, dal quale hanno recuperato sia "
Sculptures of the Gods" sia "
Sacrifer", hanno raggiunto un accordo con
Rafchild Records per la quale è da poco uscito "
Forgotten Art of Old". Trentotto minuti di devozione a un sound che affonda le sue radici nel Hard&Heavy di fine seventies e primi anni ottanta, tra le influenze vintage di Black Sabbath o Manilla Road, che i
The Book rivedono alla luce della propria indole, con un approccio ruvido e talvolta motorheadiano (nelle ritmiche) o vicino ai Bathory più epici ed eroici, ma anche qualche excursus nel growling. E se le prime battute di "
Serpent Baron" richiamano proprio i Motorhead, nel prosieguo ci si muove maggiormente verso i Black Sabbath, mentre il cantato più aggressivo fa capolino nella seguente "
Striking Solar Force", ben accompagnato da un guitarwork davvero efficace da parte di
Torham. Quella che invece non convince è la prova di
Forneus, che appare spesso in affanno o sopra le righe nel tentativo di dare enfasi e creare pathos. Ci pensa la doomeggiante (finale maideniano a parte) "
Sacrificer" a riportarci in sintonia con i
The Book, anche perchè
Forneus per larga parte del brano opta per un cantato più profondo, soluzione dove pare trovarsi più a suo agio, mentre "
Sculptures of the Gods" predilige un approccio più Speed e frontale. A seguire, i
The Book vanno a recuperare "
Man of Iron", e se l'originale dei Bathory era totalmente acustica, la loro versione, pur riuscendo a mantenerne l'epicità, è elettrica e più complessa. E' ancora la ricerca dell'epicità a permeare sia "
Ancient Steel" sia la conclusiva "
Master of the Dawn", episodi che però suonano confusi e poco fluidi, con passaggi Thrash e Death Metal o spunti vicini alla N.W.O.B.H.M. e ai Mercyful Fate, tutti stipati un po' a forza nella stessa canzone.
Ombre e luci. E ancora troppe delle prime, c'è da lavorare per il prossimo album, negli arrangiamenti e soprattutto nel comparto vocale.
Metal.it
What else?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?