Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:46 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. BETWEEN TWO WORLDS
  2. DISBELIEF
  3. VEIL OF WICKED SKY
  4. FORTRESS OF SOLITUDE
  5. NOTHING REMAINS
  6. BARREN LAND
  7. SIREN OF DOOM
  8. SERPENTS
  9. THROUGH THE BROKEN LENS

Line up

  • Janne Ruuskanen: bass
  • Lauri Virén: drums
  • Esa Virén: guitars
  • Sami Kujala: guitars, vocals

Voto medio utenti

A poco più di un anno dall'omonimo debut tornano i finlandesi Thy Kingdom Will Burn con il nuovo "The Void And The Vengeance", licenziato ancora dalla nostrana Scarlet Records.
Dopo diversi ascolti è evidente l'aver messo tanta carne al fuoco come sottolineava il nostro Francesco Metelli nella sua recensione del primo album è servito a focalizzare la band sulla propria reale dimensione e su quello che avrebbero voluto davvero suonare nel proseguimento della loro carriera.

Eliminata ogni derivazione metalcore, i nostri hanno fatto tesoro dei classici del death melodico nordeuropeo dei primi anni 90 traendone linfa per confezionare i 9 brani del nuovo disco, concedendo alla modernità solamente qualche inserto di synth in brani come "Barren Land" o "Fortress Of Solitude" e lo stile vocale di Sami Kujala, raschiante ed abrasivo pur senza mai arrivare al growl vero e proprio.
Classica e quadrata anche la sezione ritmica curata da Janne Ruuskanen e Lauri Virén che, pur senza strafare, assicurano compattezza ed aggressività perfette per la proposta musicale del quartetto di Kouvola.
La vera marcia in più che permette a "The Void and the Vengeance" di farsi preferire al suo predecessore viene data dal nuovo innesto della band: il chitarrista Esa Virèn già incontrato nei Babylonfall e nei To/Die/For.
Con la semplicità propria dei grandi riesce a creare non solo riff potentissimi ma anche assoli e melodie che rappresentano il vero quid in più del disco: un songwriting ispirato e fresco in un genere troppo spesso dato per spacciato.

"The Void and the Vengeance" non svela tutti i suoi segreti in un primo ascolto facile ma, se saprete dargli il giusto tempo, saprà stupirvi ad ogni nuovo ascolto con i piccoli ma splendidi dettagli sparsi in ottimi brani come "Veil of Wicked Sky" o "Siren of Doom".
La via è tracciata per i Thy Kingdom Will Burn: vedremo come la percorreranno da qui in avanti.

Thy Kingdom Will Burn - "Nothing Remains"


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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