Copertina 7

Info

Anno di uscita:2022
Durata:36 min.
Etichetta:Atomic Fire Records

Tracklist

  1. THE GREAT TRIBULATION
  2. WAKE THE WORLD
  3. THE FINAL LULLABY
  4. SIRENS - OF BLOOD AND WATER
  5. DEATH IS NOT THE END
  6. HUMAN DEVASTATION
  7. THE MINER

Line up

  • Mark Jansen: guitars, orchestrations, vocals
  • Simone Simons: vocals
  • Coen Jansen: keyboards, orchestrations, piano
  • Ariën Van Weesenbeek: drums
  • Isaac Delahaye: guitars
  • Rob Van Der Loo: bass

Voto medio utenti

Gli Epica hanno le palle.
Potrei riassumere con questa frase il contenuto di questo nuovo mini degli arancioni che inaugura la collaborazione con la Atomic Fire.
Perché a differenza dei loro colleghi che si adagiano al caldino con brani plastificati di pop coi chitarroni innocui e abbastanza lagnosi dove l’unico cambiamento è la tonalità dello smalto della loro cantante, il gruppo olandese ci tiene a far sapere che loro sono indiscutibilmente metal.
Perché per essere metal, devi avere l’attitudine; quella forza interiore che distrugge in un sol colpo intere costellazioni o creare nuovi universi che collegano mente, cuore e spirito.
Basta sentire la devastante apertura con la collaborazione totale dei nostrani Fleshgod Apocalypse dove bordate symphonic death metal vengono sontuosamente sorrette dalle voci della Simons e di Francesco Paoli.
Che dire poi del mid tempo symphonic power con l’ospite Tommy Karevik dei Kamelot che duetta con la frontwoman in un brano intenso dove c’è un profumo settantiano dato dall’hammond caldo di Phil Lanzon degli Uriah Heep e un chorus maestoso per pathos e partecipazione.
La band non ha nemmeno paura di confrontarsi ed invitare artisti estremi e coraggiosi come i norvegesi Shining in un up tempo estremizzato a dovere con gran spolvero di tecnica esecutiva, aggressività e vocals che vanno dal growl al pulito; ciliegina sulla torta, un solo di sassofono spettacolare.
Non si può non farsi conquistare dal trio di signore che interpretano la delicata e un filo malinconica “Sirens – of blood and water”; qui a far compagnia alla singer ci sono nientemeno che Charlotte Wessels e Myrkur.
E tenetevi forte, perché c’è anche la bordata totally death metal che è più violenta e impattante del colpo mortale della divina scuola di Hokuto; quando hai a che fare con due membri degli Aborted e dei God Dethroned che si chiamano Sven De Caluwe ed Henri Sattler, bhè che ve lo dico a fare?
Quindi signori, ennesimo centro per la band proveniente dal Limburgo, perché gli attributi non te li da nessuno, li devi avere e loro li hanno, prosit.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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