Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:40 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. DESECRATION OF GOD
  2. FIRE IGNITES
  3. BORN TO KILL
  4. BEEDING FOR BLASPHEMY
  5. PRIEST OF PLAGUE
  6. MALICIOUS SUKKUBUS
  7. LYCANTHROPIA
  8. FACES FROM BEYOND
  9. CYPKA
  10. TEUFELSMARSCH

Line up

  • Alexander Krull: vocals
  • Micki Richter: guitars
  • Luc Gebhardt: guitars
  • Andre Nasso: bass
  • Joris Nijenhuis: drums

Voto medio utenti

Nel 2023 ecco il ritorno di Alex Krull e compagnia con l’ultimo capitolo della trilogia.
C’è anche un cambio di formazione all’interno con i nuovi arrivati dai Leave’s Eyes, Andre Nasso, ex Sadist al basso e Luc Gebhardt alla seconda chitarra.
Questo nuovo album certifica la volontà dei tedeschi di tornare su sonorità più violente ed estreme.
Si parte con la sinfonica “Desecration of God”, dove le prime note di piano lasciano il posto a coro e orchestrazioni che poi danno il via all’attacco a testa bassa.
L’up tempo è serrato con riffing compressi, cambi di tempo e un chorus semplice ma ben fatto; le vocals di Krull sono cavernose ma comprensibili, il solo è breve e malsano il giusto.
Born to kill” è un panzer che ti assale a colpi di death metal, gran lavoro a livello ritmico e soprattutto il climax è volutamente senza pietà.
I riff sono serrati ed oscuri con gran lavoro di batteria che mena colpi con decelerazioni e improvvise sfuriate a rotta di collo,
Bleeding for blasphemy”, parte veloce come una rasoiata inserendo chitarre armonizzate per poi diventare una cavalcata estrema.
La produzione sfrutta tutto il possibile per rendere il suono potente e chiaro anche se io avrei preferito un risultato meno plasticoso e più sporco, adatto ad un genere come questo.
La inquietante “Malicious sukkubus”, vede la partecipazione di Elina Siirala dei Leave’s Eyes, Zoe Marie Federoff dei Cradle Of Filth; composizione dal taglio maligno con effetti ed orchestrazioni horror.
Brano in mid tempo con un gusto ferale reso bene dalle vocals del frontman e soprattutto il solo è adatto alla composizione.
L’ultima “Teufelmarsch” vede qui la partecipazione degli ospiti Robse Dahn degli Equilibrium e Misstiq alle orchestrazioni.
Brano di puro death metal veloce, feroce e le tastiere danno un piccolo tocco sinfonico ma senza intaccare il tessuto aggressivo, i doppi vocalizzi in growl/scream aumentano il grado aggressivo.
Un ultimo capitolo che sicuramente è sintomo del buono stato di salute compositiva dei teutonici, non sarà un capolavoro ma si lascia ascoltare volentieri.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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