Poi dicono che oramai tutti i gruppi italiani suonano il "solito" power metal all'italiana. Non è assolutamente vero. Solo una buona metà... l'altra si è gettata a capofitto nel melodic death metal di stampo svedese, e spesso con ottimi risultati. I
Lunarsea fanno parte di questa seconda categoria e già alla loro prima uscita lasciano una buona impressione, ed è sorprendente pensare che la band si è formata solo agli inizi di quest'anno. Quattro brani che lasciano il segno, ed anche il "contorno" non è da meno. Il booklet è curato e completo di testi e note informative, inoltre sul Cd è presente una traccia multimediale, semplice ma ben realizzata. L'iniziale "Evolution Plan.txt" è un pezzo che molto deve agli In Flames ed ai Dark Tranquillity di metà carriera, anche se nessuno dei due pilastri della scena death svedese ha mai utilizzato le tastiere come fanno i Lunarsea, un suono gelido, spaziale. Una soluzione comunque convincente, molto più dei cori puliti e melodici che fanno da contraltare al cantato growl di Angelo Musmeci. Più giocate sulla chitarra le seguenti "The Smokers" (meno aggressiva) e "...And The Garden Of Jades Remainded Void..." (davvero molto In Flames!). Maggiormente legata ai Dark Tranquillity di "The Gallery" invece la conclusiva "Space From Porthole", che offre qualche sfaccettatura in più. I Lunarsea si mettono dunque in evidenza, patiscono però sia una registrazione, che a causa dell'impiego di quella che credo sia in realtà una drum machine, risulta un po' fredda ed asettica, sia una concorrenza che nel settore in Italia ha raggiunto livelli davvero elevati. Pochi ritocchi (magari anche alle clean vocals di Cristian) e saranno gli altri gruppi a doversi confrontare con loro.
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