Avevamo lasciato i teutonici
Battlesword ai festeggiamenti per il 20esimo anno di attività, celebrati con l'uscita del buonissimo "
And Death Cometh Upon Us" per ritrovarli 3 anni dopo grazie al nuovissimo "
Towards the Unknown", edito da
MDD Records.
Adesso fingiamo stupore:
la lineup è stata stravolta (toh, mai successo...) accogliendo le due nuove asce
Lars Heimann ed
Erik Twardawski.
Ciò che invece 23 anni di carriera, numerosi cambi di formazione, quattro album non hanno minimamente intaccato è lo spirito che anima l'inossidabile
Andreas Klingen: suonare death melodico di stampo scandinavo senza compromessi nè concessioni alla modernità.
Il nuovo lavoro contiene sette tracce inedite oltre ai 3 brani rimasterizzati del demo "
The 13th Black Crusade" uscito nel 2008 e suona - come sempre - 100%
Battlesword.
Riffs granitici, andamento epico e possente, parti vocali ringhianti e profonde curate come sempre da
Axel Müller sono ormai il trademark del quintetto germanico, conditi dal consueto gusto per una certa melodia "da battaglia" presente in generose spruzzate durante tutta la durata del disco.
E non ci si lasci ingannare dagli sporadici rallentamenti - penso a "
The Shores of I" - i
Battlesword sono a proprio agio solamente quando possono macinare e schiantare quanto gli si para di fronte come si evince facilmente da brani tritatutto quali "
Backstabber", "
Hound the Hades" o "
The Awakening".
Tirando le somme: se cercate innovazione, contaminazioni moderniste, soluzioni intricate bussate ad altre porte.
Ma se nel vostro animo alberga la sete della battaglia non avete che da inserire "
Towards the Unknown" nei vostri lettori: ritroverete ciò che gli
Amon Amarth non possono - e non vogliono - più essere.
Battlesword - "
The Awakening"
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