A tre anni dal debut album
‘Sawken Xo’on’ tornano i cileni
Xalpen con una 'nuova malefatta' per
Black Lodge Records (il precedente invece era uscito per
Morbid Skull Records). Il passo in avanti rispetto al debut é abbastanza evidente anche se le tracce di un black metal old school infarcito di influenze thrash sono sempre presenti sia a livello ritmico che in fase di solos e timbrano una buona parte dei pezzi . La parte più ‘innovativa’ e interessante della proposta risiede nei brani più lunghi ed articolati, che, grazie ad un buon gusto melodico, mai troppo prominente o accentuato, e una certa 'nera epicità', riescono nell’intento di far risultare fresca ed accattivante una proposta tipicamente « made in Sweden’. In particolare tra questi pezzi si segnala
‘Moon-Woman (Kre´-Naa)' che con un grande riff in apertura mette subito le cose in chiaro riguardo la qualità del pezzo. Nel complesso l’album suona bene e fila via liscio con questa commistione di nuovo e vecchio, impantanandosi solo un po’ verso la fine con l’ atmosferica e strumentale
‘Mah-Ká xalpen (Offering Chant)’ e la lenta e sulfurea
‘Daughters Of The Nightside (K´Qawq´N Kam) tutt’altro che ispirate. Trascurabile anche la cover degli spagnoli
Angels Del Infierno disponibile (fortunatamente) solo nell’edizione limitata dell’album. Al netto di una proposta convincente, semplice e lineare, sorretta da concept occulto che rimanda a tradizioni e riti della loro terra, questo
‘The Curse of Kwányep’ é un album ampiamente sufficiente che peró non riesce a coinvolgere più di tanto e che passa velocemente nel dimenticatoio nonostante ripetuti ascolti.
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