Il terzo album dei
Phantom Elite di
Marina La Torraca e soci è decisamente il migliore dei tre. La formula non è cambiata di molto, conservando un heavy metal contaminato, appesantito ed arricchito di componenti elettroniche. Quello che è cambiato, invece è la qualità della scrittura, che ci offre brani più convincenti, arrangiati in maniera diversa; finalmente possiamo goderci un album di pezzi non-fotocopia, e ci si può divertire a passare dalle mazzate neo-power di "
Skin of My Teeth" o "
This Sick World", ad un brano delicato ma intrigante come "
Birdcage", giusto per fare un esempio. La prestazione della singer è davvero degna di nota, così come la performance agli strumenti, ed una produzione moderna e spoti-freiendly non fa che pompare un album che, dalla sua, ha un solido DNA.
Una volta tanto, possiamo accogliere la contaminazione (date un ascolto ad "
Apex") ed il sound ipermoderno di una band con un deciso cenno d'assenso, visto che "Blue Blood" sa regalarci 43 minuti di heavy metal ben fatto, moderno ma ben scritto, pur con gli inevitabili up and downs.
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