"Gem" è l'esordio di un progetto molto interessante partorito dalle menti di persone che si sono già fatte un po' le ossa nell'underground nostrano in questi ultimi anni: in effetti nelle fila di
Bosco Sacro troviamo
Paolo Monti (
The Star Pillow,
Daimon),
Giulia Parin Zecchin (
Julinko) ,
Luca Scotti (
Tristan da Cunha) e
Francesco Vara (
Tristan da Cunha ,
Altaj).
Con artisti del genere era lecito e doveroso quindi aspettarsi musica di una certa qualità.
Per avocare un sound sacrale, ma al tempo stesso sognante e meditabondo questi baldi musicisti hanno ben pensato di fare un'unione azzardata (e insolita) tra schizzi Doom Metal, l'Ambient e chincaglierie Post Rock/Shoegaze che restituiscono all'ascoltare una mezz'oretta di musica emotiva ed evocativa, con la quale staccare dalla frenesia dal vivere quotidiano e addentrarsi in paesaggi sonori bucolici e naturalistici, a contatto con la natura.
Quasi un lavoro "rituale",
"Gem" può (e deve) rappresentare il primo capitolo di una nuova storia musicale ricca di soddisfazioni che rielabori e maturi sempre più le idee qui presenti.
Se così sarà, una certa fascia di ascoltatori potrà avere molte gioie da questa creatura musicale.
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