“Vorrei celarmi nella notte e coprirmi di buio” (Alfred Lichtenstein)
Il nuovo EP di
Asofy sta tutto nel titolo: il suo ascolto è un lento, quasi impercettibile, scomparire all'interno di una massa assurda in cui, come esseri umani, non si conta niente.
Siamo al cospetto di quattro brani dal sapore "nebbioso", calmi, atmosferici, in bilico tra fughe Post Rock, Ambient di matrice Dark e alienante Drone Music, che descrivono, sinistri, la dissoluzione di se stessi come se il flusso sonoro fosse materia grezza che si diluisce in un grigiore senza forma e sostanza.
"Svanire" è un lavoro fatto, in modo quasi esclusivo, di sensazioni minimaliste e senza una trama precisa, un lavoro da ascoltare in completa solitudine e perfetto per scomparire nel proprio io a patto che si sia "adatti" ad una proposta lontanissima dal Metal, dalla forma canzone e dal divertimento fine a se stesso.
Asofy è, dunque, puro buio, e nel suo cielo non ci sono stelle ma solo sbiadite ombre della luce che non c'è.
Lasciatevi avvolgere dal niente.
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