Ecco il secondo album dei greci
The Silent Rage, epigoni degli Iced Earth che furono, amanti dei Priest che sempre saranno, alfieri insomma di un power metal duro, puro e incazzoso, diviso tra registri baritonali e minacciosi e urla al di sopra del range umano. Merito anche del nuovo acquisto dietro il microfono,
Michalis Rinakakis, che ce la mette tutta per dare personalità ad una manciata di canzoni che proprio di personalità non brillano, ecco. Uno via l'altro, infatti, i brani si susseguono in una figurata cavalcata epica, che però sembra girare un po' in tondo, non portando da nessuna parte. E' un album, questo, che è pure discretamente prodotto, che vede le guest di Stu Block, Bob Katsionis ed altri, che offre un onesto monumento al power senza compromessi. Peccato che, come detto in precedenza, tutto suoni ahinoi di già sentito già dalla seconda traccia (su tredici!).
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