Quasi in concomitanza al momento in cui "Incitement" finiva nel mio lettore CD, è arrivata la notizia sull'accordo discografico raggiunto da questo gruppo milanese con la Adrenaline/Steelheart Records e che a Luglio dovrebbero già entrare in studio per le registrazioni. A questo punto uno degli scopi di un demo è già stato raggiunto: il tanto "agognato" contratto. Non mi resta che passare a descrivere la proposta musicale dei Derdian giunti al loro secondo demo, che ci viene presentato abbinato ad un package professionale e con una resa sonora che si attesta su ottimi livelli. Già dalla prima occhiata al booklet risulta evidente come i Rhapsody siano il principale termine di paragone per i Derdian. Il discorso si estende poi alla musica, con grande sfoggio di aperture sinfoniche, chitarre lanciate in fughe neoclassiche e liriche fantasy. Che le narra, il cantante Joe (da migliorare la pronuncia) evita di andare ad impelagarsi sulle tonalità alte, preferendo imporre alle liriche un andamento più epicheggiante. Le soluzioni di tastiera presenti su "Incitement" ricordano quelle del primo lavoro degli Highlord, ma il brano è sin troppo accostabile al repertorio dei Rhapsody, per di più si eccede sulle parti strumentali, troppo dilatate. Questo non toglie che, nonostante tutto, il brano abbia una buona resa. "Anubi's Call" con le sue atmosfere orientaleggianti oltre a echeggiare l'antico Egitto, ricorda i Kamelot ed i Secret Sphere dei primi lavori. Il cantato si fa più graffiante e le ritmiche più secche (avrei però calcato la mano in questo senso) ed i Derdian evitano di smarrirsi nei diversi cambi di tempo. Non ci riescono invece completamente sulla conclusiva "Cage of Light", sopratutto nel del lungo outro di tastiera e voce, che in precedenza compensano con azzeccati cori e le rincorse tra tastiera e chitarre. Due parole ancora per la versione live di "Incitement", dove il gruppo a dispetto di immagini amatoriali (troppo scure ed una infelice ripresa da un lato del palco), mostra di sapere riproporre dal vivo i propri brani e - sembra - con una buona tenuta del palco.
Per l'album di debutto però dovranno rimboccarsi le maniche, sopratutto per evitare di farsi etichettare come gli ennesimi cloni.
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