I Near Death Experience sono in attività solo da un paio d'anni e per il momento hanno realizzato questo unico demo, in giro da un anno circa, nel quale danno sfogo alla loro passione per un Thrash "evoluto" e che non sia riconducibile a quello "canonico" della Bay Area dei tempi che furono. Sono altri i punti di riferimento per la proposta musicale dei Near Death Experience: sopratutto i Nevermore, ma anche i Pantera oppure gli Evergrey. Diversi gli aspetti positivi per il gruppo campano, e tra questi sicuramente si colloca la prestazione del chitarrista Bruno Guarascio, mentre la sezione ritmica patisce una produzione che non li sostiene a dovere. Il sound intricato del gruppo avrebbe infatti necessitato di un sound con maggior impatto, molto più frontale, invece così l'energia dei quattro viene appiattita e non è canalizzata verso l'ascoltatore. Positivo comunque l'approccio al songwriting, in grado di gestire la complessità delle loro canzoni. Ad esempio l'opener "Ending Worlds" parte in maniera un po' cupa, quasi alla Soundgarden, per incattivirsi nel proseguo, con diverse soluzioni ritmiche e repentini cambi di tempo, ma mostra anche il valido lavoro delle chitarra in fase solista. Qualche perplessità scaturisce invece dalla voce di Giuseppe Ierise, eccessivamente forzata, sopratutto nei toni più bassi. Tutto questo, con i suoi pregi e difetti, vale anche per i successivi tre pezzi, trai quali si fa preferire la massiccia traccia finale, che porta come titolo lo stesso nome del gruppo, viceversa si aggroviglia troppo su se stessa la nevermoriana "Increase of Anger".
Il Cd è accompagnato da un bel digipack e propone, oltre alle quattro canzoni, anche una sezione multimediale con le liriche, la biografia e diverse foto del gruppo. A conti fatti, rimangono ancora diverse cose da rivedere per i Near Death Experience. Da risentire.

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