Quasi due anni fa assistevo al concerto degli U.D.O. tenutosi al Binario Zero di Milano, nel tour che seguiva l'uscita di un ottimo album quale "Holy" ed oggi posso riassaporare le emozioni che avevo provato quella sera sotto il palco. "Live From Russia" ovviamente è stato registrato durante le date che il gruppo ha tenuto in Russia, e sia la resa sonora sia l'energia che trasuda dai (micro)solchi del CD rendono appieno l'atmosfera live. Un gran live album, doppio e nella prima tiratura racchiuso in un lussuoso package, che ha una sola pecca: dove sono finite "Princess of the Dawn", "Restless and Wild" ed anche "Metal Heart", ma sopratutto "Fast as a Shark"? L'esclusione dei brani più famosi del repertorio degli Accept è ovviamente voluta, e forse necessaria, ma dopo averli assaporatati dal vivo (a Milano li fecero!) mi sarebbe piaciuto riascoltarli anche in questa occasione. Con questo piccolo preludio finiscono le malinconie: messo nel lettore "Live From Russia" l'unica pausa concessa è quella necessaria per passare al secondo dischetto (ma se avete un multiplayer nemmeno questa!). Si parte con tre bellissime canzoni, prima "Holy" il brano che da il titolo al loro ultimo album in studio, da cui è tratta anche la seguente "Raiders of Beyond". Tocca poi a "Midnight Mover" in origine su "Metal Heart" album realizzato nel lontano 1985 dagli Accept, band in cui non ha militato il solo Udo, ma anche Stefan Kaufmann, che vi ha suonato a lungo batteria prima che problemi di salute lo facessero ripiegare poi sulla chitarra. La scaletta prosegue alternando brani vecchi e nuovi, tra gli Accept e gli U.D.O. (con una leggera predominanza numerica per questi ultimi), che hanno come comune denominatore la "gracchiante" voce di Udo Dirkschneider. Troppi quelli da segnalare, ma come non ricordare "Animal House", "Winter Dreams", "I'm A Rebel", oppure la scanzonata "Cut Me Out". Dopo due ore più che abbondanti di robusto Metal la conclusione spetta a quella che considero una delle più belle canzoni di Udo, cioè "They Want War" (e questa dal vivo non l'avevo mai sentita), che senza il coro dei fanciulli perde un po' del suo fascino, sebbene il pubblico faccia il possibile per non farli rimpiangere. "Live From Russia" precede di qualche mese la prossima fatica in studio del gruppo, "Man And Machine", che dovrebbe uscire verso la fine di Marzo. Se ne riparlerà allora, per il momento ripassiamo la storia!
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