Che tranvata ragazzi!!! Questo disco, tredicesimo capitolo musicale nella carriera della chiesa metallica guidata dal buon
Kurdt Vanderhoof è una sana bastonata sulle gengive.
Non avrei scommesso un centesimo bucato sul ritorno dei nostri alla luce dell’improvvisa scomparsa di
Mike Howe nel 2021; invece si sono presi una sana pausa elaborando il lutto e trovandone un valido sostituto, ovvero
Marc Lopes, già con
Ross The Boss.
Basti pensare all’uno – due degno di
Ivan Drago (se non sapete chi sia, anatema!!), dell’opener “
Another judgement day” e la titletrack, due bordate heavy/thrash metal con riffoni che grattano, solos di pregevole caratura, chorus azzeccati e tanta grinta e poi il nuovo arrivato letteralmente divora il microfono con un piglio aggressivo e servendo quando serve acuti ipersonici.
“
Me the nothing” è un mid tempo roccioso, dove la vena thrash è suffragata dagli artigli corposi delle chitarre imbevute di intransigenza che diviene ancora più corposa con solenni botte U.S. Metal, un brano amaro ma ricco di emozione.
Un piccolo sospiro per poi venire travolti dal tir sonoro di “
Making monsters”, un pezzo che recupera l’orgoglio dei migliori anni, quando la band sfornava qualità negli eighties.
Brano serrato, veloce con break e chitarre sugli scudi, il frontman è calato nella parte e gli assoli brillano che è una bellezza.
Veniamo al sodo, se il nuovo
Metallica avesse avuto un minimo, dico un minimo del piglio e attitudine sana ed orgogliosa dei loro amici
Metal Church avrei potuto gridare al miracolo, perché questo ritorno è incazzoso, incazzato e fieramente metal, e va dritto nella mia top 2023, grandi.
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