Continua il viaggio dei norvegesi
Laughing Stock, che obiettivamente stanno tenendo una media alta, visto che pubblicano quasi ogni anno. Quinto album, questo "
Songs for the Future", che vuole essere una sorta di tributo alla musica che ha cresciuto i tre ragazzi, che li ha fatti innamorare e li ha fatti diventare i musicisti che sono. Non a caso, infatti, in questo disco troverete guest davvero speciali come Billy Sherwood degli Yes, Colin Bass dei Camel o Colin Moulding degli XTC. E' dunque chiaro l'atto d'amore verso il prog rock primigenio, che ha forgiato la musica onirica e 'fluida', che è il marchio di fabbrica dei Laughing Stock. Niente concept quindi, almeno nella continuità narrativa, ma una manciata di canzoni più sonnacchiose, sempre piene di strizzatine d'occhio, ora ai Beatles ("
For the Boys"), ora ai sempre presenti Pink Floyd ("
Something Happens"), in un viaggio che forse stupisce meno che in passato, ma che, complici arrangiamenti mai scontati (sia nei suoni che, per esempio, nell'inserimento qua e là di una sezione di fiati), resta sempre di buona qualità.
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