Riceviamo dall'americana Eternal Death questo split tra due band di loro connazionali , gli Ancient Torment e gli Haxen e andiamo a sentire un po' cos'hanno da proporre .... Ascoltando gli opener Ancient Torment é chiaro come il loro sound sia ancora alla ricerca di una chiara via, visto che al suo interno, per il momento, troviamo veramente tante influenze che riescono a spaziare dagli Enthroned (di inizio carriera) fino ai Desaster degli esordi, soprattutto in 'A Solitary Grave Illuminated ByTthe Light Of The Morningstar' mentre nella successiva 'Outlaw Cleansed Waters' siamo più prossimi ad un sound made in Sweden … uno spettro sonoro che sicuramente da un ampio margine di crescita e sviluppo futuro, ma che al momento sottolinea come le idee siano tante, ma anche un po' confuse. Da migliorare assolutamente, in prospettiva di un debut album le vocals, troppo afone nella maggior parte dei casi... insomma non possiamo bocciare la buona volontà degli Ancient Torment, ma allo stesso tempo bisognerà fare molto di più per ritagliarsi uno spazietto nell'affollata scena attuale. Di altro tenore sonoro gli Haxen, che hanno già alle spalle l'omonimo debut album del 2016 e che ripartendo dal loro raw e minimalistic black metal ci propongono tre pezzi, due, l'iniziale 'Blood On The Fire' e la seguente 'Cave And Solitude' , che ci portano su sentieri cari a [B]DarkThrone[/B] (d'annata) o ai più 'moderni' Gjendod senza pero' mai raggiungere né la storica freddezza dei primi né la nichilistica semplicità dei secondi, mentre la conclusiva 'Black Eyes of Dog' é moderatamente più veloce e aggressiva ma ancor più anonima... La proposta degli Haxen é dunque 'piacevolmente standardizzata' ma senza alcuna vetta emotiva capace di far sobbalzare durante l'ascolto. Nonostante l'apparente confusione stilistica alla fine mi sento di preferire gli Ancient Torment agli Haxen, visto che, almeno loro, hanno ancora il beneficio dell'inesperienza … lavoro complessivamente senza infamia e senza lode ...