Confesso senza remore che a me gli
Endstille piacciono, mi piacciono pur non avendo mai pubblicato un solo capolavoro nella loro carriera, ma ‘solo’ una serie di album coerenti e potenti, duri e diretti, senza fronzoli o ruffianerie varie … cosi’ come per gli 8 album precedenti, non porterei neanche questo
‘DetoNation’ sulla ‘famosa’ isola deserta, ma sono strasicuro che queste 9 tracce faranno comunque un bel po’ di giri nel mio lettore cd ... Messo da parte quest’aspetto ‘affettivo’ veniamo ora alla realta’ musicale di
‘DetoNation’ che rappresenta il ritorno sul mercato della band dopo 10 anni … innazitutto registriamo l’ennesimo cambio di etichetta, dalla
Season On Mist alla
Van Records , un aggiustamento della line up a 4 elementi con la fuoriuscita del secondo chitarrista
B.Killed e un album che, come facile aspettarsi, rappresenta piu’ che altro un sunto del passato che non un ponte sul futuro … insomma se vi piacciono gli
Endstille debitori dei
Marduk non potrete non deliziarvi con la doppietta iniziale
‘New World Lethargy’ e
‘Jericho Howls’ (soprattutto quest’ultima in pieno ‘Panzer style’) , mentre se avete apprezzato i rallentamenti e le spoken words del precedente capitolo, un pezzo come
‘Tochnit Aleph’ vi fara’ senz’altro piacere, cosi’ come le ‘epiche’
‘Vigilant Justice’ e la conclusiva
‘Endstille (WeltKrieg)’ … insomma
‘DetoNation’ é ‘solo’ una raccolta di quanto gia’ fatto? Si forse si, ma come detto in apertura di recensione, non e’ forse questa coerenza la qualita’ migliore della band? Per me si ed e’ per questo che mi sento di promuovere
‘DetoNation’ pur riconoscendo che non e’ proprio l’opera piu’ riuscita della band o quella che fara’ guadagnare loro dei nuovi fans … voto di bentornati con la promessa che d’ora in poi si fara’ meglio …
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