"Questi ragazzi, non sanno tenere la penna dentro l'astuccio" (quasi cit.)Torna la band prog rock più prolifica del globo terracqueo, ad un anno scarso dal piacevole ma non imprescindibile
"By Royal Decree", con un altro album piacevole ma non imprescindibile. Sembra diventata la quota stilistica dei
Flower Kings targati 2012-in poi: la band ha sempre una quota di classe e perizia talmente alta, che qualsiasi composizione merita di essere ascoltata e goduta, ma da un po' non si urla al miracolo, in casa Stolt. E anche "
Look at you Now" ha la capacità di suggestionarti, con rimandi sempre frequenti ai Beatles o ai Floyd più lisergici, con layer di chitarra alla Brian May, ed un mood generalmente morbido, riflessivo; accattivante sì, ma 'alla scandinava', e quindi come un amico che ti invita al bar per un caffè, e poi si sorseggia la sua bevanda senza quasi rivolgerti la parola. Ci stai bene, per carità, ti rilassi e ti godi il caffè, ma non sei esattamente coinvolto nella conversazione...
Ecco, così suona alle mie orecchie "Look at you Now". Vale l'ascolto? Sì, come qualsiasi cosa creata da questi musicisti superbi. Vale l'acquisto? Mmm, quanto bisogno di caffeina e compagnia avete?
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