Dopo aver abbandonato la Last Episode per approdare alla prodiga CCP Records, i Nebular Moon sono giunti al quarto album. In realtà, non abbiamo avuto tanto l’occasione di parlare in precedenza di questa formazione. Infatti, i brumosi austriaci non hanno trovato la possibilità di affermarsi nella scena; eppure, le possibilità ci sono eccome!
Dopo il cambiamento di stile, divenuto nel 2000 più aggressivo, “Metamorphosis” è un prodotto dal contenuto interessante e pluristilistico. In generale, sembra inquadrarsi nella scia del black metal classico, frutto dell’insegnamento del piccolo Dani Filth e compagni. Le tastiere richiamano le stesse atmosfere e sono presenti nella quasi totalità dei brani. Le linee vocali, anch’esse appartenenti alla consolidata e apprezzata tradizione (come la sezione ritmica), contengono growling alternato a screaming. “Jagdfieber”, “Winter des Vergessens” e “Sturm der Seelen” risultano i brani maggiormente riusciti e offrono vari spunti di riferimento. “Tyrannenmord” è l’unica traccia che strumentalmente si distacca dalle inclinazioni di stile fin’ora dimostrate. Richiama ambientazioni d’impronta medievale ma nonostante, come già detto, sia diversa dagli altri brani mi colpiscono gli ottimi suoni scelti per la batteria che si affianca a ritmiche veramente convincenti.
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