Che palle.
Non riesco, a distanza di anni ed anni, a capire cosa ci trovi la gente in
Danko Jones (la band): fanno musica scopiazzando i grandi numi tutelari dell'hard rock, non hanno una quota stilistica riconoscibile, musicalmente sono appena sufficienti,
Danko (il cantante) ha una voce quasi fastidiosa, i testi sono roba da terza elementare (
"ieri ho spaccato 17 chitarre, dai ubriachiamoci, lei è la mia ragazza, macchine veloci, questa tipa mi fa impazzire"), in un rigurgito del passato che fatico a comprendere. Aggiungete a questo che il nuovo "
Electric Sounds" è stato masterizzato con i piedi, subendo la strafamosa compressione/saturazione delle
loudness wars che furono (indietro pure in questo, oh), e la frittata è fatta.
Parere personale, per carità, ma a me questa musica suona
FALSA. '
Buon per te', mi risponderà Danko, dal suo attico al 107439esimo piano di un palazzo tutto suo a Dubai, mentre si incendia le scoreggie per dar fuoco a tutti i miliardi che ha sul tavolo.
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