Sesto album in studio per questi baldanzosi rockers scandinavi, un album che è intitolato semplicemente con il numero sei di questa nuova uscita.
I quattro capitanati da
Joakim Nilsson sono un balsamo credetemi contro la fuffa radiofonica e modaiola; la loro musica è “antica” e affascinante, è come la cucina della nonna, quando arrivi a casa sua trovi semplicità e conforto.
Si parte con una ballad notturna, soffusa, con percussioni, poche note di chitarra e una voce sensuale e ricca di blues, apertura inusuale forse ma credetemi, è tanta sostanza.
La band come al solito sa anche graffiare e colpire duro con un hard come “
I follow you” che inizia piano, in maniera malinconica ma poi ecco un riff potente condotto da rullate ritmiche e basso in gran spolvero e una voce che ti rapisce e si sente un eco morrisoniano.
La seguente “
Breath in breath out” parte da un arpeggio folkeggiante per poi dipanarsi in un mid tempo sorretto da percussioni, chitarre psych e cori femminili, gran pezzo che sarebbe piaciuto nella San Francisco hippie dei sixties.
Con “
Just a drop” il rock è bello robusto che ti fa godere un mondo, riffing hard blues, up tempo che cambia dinamiche repentine e una voce che è una bellezza soprattutto un solo bruciante.
“
No way out” mi ha semplicemente commosso; ti squaderna l’anima con la sua partenza lenta, coinvolgente con chitarre pulite, tastiere e batteria lenta, meditativa, per poi ecco arrivare il crescendo soul che come un tornado sale di livello, che brano signori.
Un disco che conferma e ormai certifica lo status artistico degli svedesi; un sesto sigillo di purissima caratura e che fa sentire tanto amore per la musica, bravi, semplicemente bravi.
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