Adesso fatemi capire una cosa: sarà perché sono duro di comprendonio, sarà perché non ho finito le scuole alte, ma io queste operazioni commerciali non le capisco.
Cari
Amorphis, io vi voglio tanto bene ma stavolta mi avete lasciato l’amaro in bocca, e vi spiego perché: secondo voi, chi avrebbe da buttare via i suoi sudati soldi per un live in streaming del 2021 che risuona paro paro ad un album del 2018?
Non discuto l’opera, perché il suddetto “
Queen Of Time” è un bel disco e questo è un fatto, ma replicarlo così aggiungendo l’ospitata della bravissima
Anneke Van Giersbergen mi pare un pochino forzato. Tanto vale acquistare l’album in studio, no?
Certo, era il periodo pandemico e non si poteva avere il pubblico presente, ma se aveste voluto dare un senso a questa operazione, a mio modesto parere, non sarebbe stato meglio riproporre un album storico come “
Tales From The Thousand Lakes” o “
Elegy” che hanno dato un contributo pesante alla vostra storia, piuttosto che un disco così recente?
Lavoro che ha un senso solo per i collezionisti sfegatati dei finnici, i restanti possono pure lasciar perdere.
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