A soli 2 anni da "
The Rain Will Cleanse" gli statunitensi
Chrome Waves pubblicano un nuovo lavoro sotto l'ala della conterranea
M-Theory Audio dal titolo "
Earth Will Shed Its Skin".
L'album - il quarto della carriera del combo di Chicago - che vede ancora
James Benson alla chitarra ed alla voce, dopo l'uscita del batterista
Dustin Boltjes, ha la principale ispirazione nel chitarrista, tastierista e fondatore
Jeff Wilson; completano la formazione
Zion Meagher al basso e Garry Naples dietro il drum kit.
"
Earth Will Shed Its Skin" è la colonna sonora di un mondo distopico, sei tracce in cui i
Chrome Waves riversano tutta la propria decadente, nichilista visione dell'umanità.
Spazi siderali e sconfinati tratteggiati da sintetizzatori spettrali, paesaggi industriali resi tangibili da chitarre ribassate e linee di basso ossessive ed avvolgenti, atmosfere rarefatte che vengono rese minacciose da vocals velenose ed improvvisi interludi avantgard affidati ad un sassofono (!).
Il post-black dei nostri abbraccia uno spettro decisamente ampio passando dal metallo nero più veloce ed urgente ("
The Long Rope"), toccando propaggini shoegaze ("
The Nail") e persino drone grazie alle chitarre soffuse ed al cantato pulito ("
What Desperate Looks Like").
Il disco si conclude con la malinconica "
Broken", ammaliante ed ipnotica grazie al sapiente uso della contrapposizione tra la morbidezza degli archi e delle chitarre acustiche e la graffiante ruvidità del growl di
Benson.
Siamo nel periodo dell'anno in cui la luce perde vigore giorno dopo giorno: "
Earth Will Shed Its Skin" ha tutto per guidare le prime appendici del periodo più malinconico e tetro dell'anno.
Che l'oscurità avanzi!
Chrome Waves - "
The Nail"
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