Copertina 7

Info

Anno di uscita:2023
Durata:39 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. LORD UNDERRATED
  2. THE HIVE
  3. OBEY
  4. AS DEEP AS A RIVER
  5. INTO EMOTIONS
  6. FOR THE WEAK
  7. LAST RIDE
  8. AS THE PALACES BURN
  9. SOME OF THEM DIED

Line up

  • André Schneider: bass
  • Gilson Naspolini: drums
  • Diego Bittencourt: guitars
  • Alyson Garcia: vocals

Voto medio utenti

Nati nel 2018, gli As The Palaces Burns sono una band brasiliana dedita ad un groove/nu metal che pesca a piene mani dalle maggiori band del genere e dalle sonorità che andavano nei primi anni 2000, e che potrebbero pertanto essere il gruppo ideale per chi cerca, tramite un po' di operazione nostalgia, di rivivere quell'epoca e quel sound. Il quartetto non si trova però al debutto, avendo già esordito un anno dopo la nascita con 'End'Evour', disco che un po' come anche questo 'Drowning Into Shadows' propone pressochè gli stessi stilemi musicali senza andare dunque verso un evoluzione, un cambiamento o simili, ma anche questa volta la formula funziona perchè sembra esser suonato tutto con una maggior convinzione e voglia di farsi notare. Forti anche di un contratto con Rockshots Records, che senza dubbio è riuscita a fargli fare quel salto di qualità necessario, la band in quaranta minuti scarsi riesce a dire tutto ciò che deve, senza nè andare oltre nè risparmiando energie utili.

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'For The Weak' ad esempio può esser considerata una summa di tutto ciò che gli As The Palaces Burns hanno proposto dal 2018 fino ad oggi, riff in primo piano ed esplosivi, un ritornello capace di rimanere impresso e delle linee vocali molto particolari da parte di Alyson Garcia, che viaggia sia su tonalità pulite che sullo scream, e che diventa poi il punto forte per altre canzoni simili come l'iniziale 'Lord Underrated' o 'Obey' che punta tutto proprio sull'essere di impatto e distruttiva. A volte, come scritto sopra, emerge quella sensazione di deja-vu con i pezzi del precedente album, ma non è un così grosso problema dato che comunque la band riesce a superare il tutto zoppicando un po', ma lasciando comunque intatto quel senso di piacevolezza durante l'ascolto ('Some Them Died'). Una nota va data alla produzione, capace da un lato di trasporre tutta la dinamicità e furia della band, ma che dall'altro sotterra eccessivamente in molti momenti sia voce che batteria a favore dei riff di chitarra, messi troppo in evidenza e che alla lunga possono distogliere l'attenzione e interrompere la concentrazione.

A conti sommati comunque, 'Drowning Into Shadows' è un buon prodotto che conferma la strada positiva presa dai brasiliani, e che fa ben sperare nel futuro. Un po' di attenzione ai suoni in generale, e la prossima occasione il risultato potrebbe anche essere migliore.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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