I Suburban Base sono una giovanissima formazione (nata nel 2003...) che ha all'attivo soltanto la pubblicazione di questo Ep. Al suo interno troviamo canzoni abbastanza piacevoli all'ascolto, che stilisticamente si avvicinano parecchio al filone emo, divenuto ormai uno dei più amati tra quelli del calderone alternative rock... Tale fenomeno non si è verificato solo in Italia (anche perché non siamo mai stati tra i primi a lanciare trend musicali!), ma ha assunto dimensioni considerevoli soprattutto in America e Inghilterra, due paesi che sfornano in continuazione una gran quantità di nuove band dedite al genere sopracitato. È chiaro che quando accadono cose come questa si corre il rischio di ritrovarsi ad ascoltare molto materiale scontato e inutile, ma ovviamente bisogna sempre fare delle distinzioni tra coloro che realizzano album veri e propri (e quindi dovrebbero aver raggiunto una discreta maturità artistica) e quelli che, pur presentando lavori professionali e piuttosto curati, sono comunque alle primissime esperienze nel music business. I Suburban Base fanno parte di quest'ultima categoria, difatti il loro demo/cd non è niente male, sia per quanto riguarda la qualità sonora delle track incluse sia per ciò che concerne la grafica di copertina ecc. Insomma, si può parlare di un gruppo che è partito sicuramente con il piede giusto, però è chiaro che per il momento il sound proposto non è nulla di eclatante e non fa certo gridare al miracolo... Tra i cinque episodi presenti ho apprezzato in modo particolare "New last day", all'interno del quale sono impiegati strumenti come il piano, il violino, la viola e il violoncello: la loro presenza ha reso il brano molto particolare, intenso ed emozionante, e a mio parere non sarebbe affatto sbagliato se il quintetto insistesse ancora con questo tipo di "sperimentazioni" (anche perché in futuro esse potrebbero rappresentare "l'elemento in più" che lo rende differente da qualsiasi altra band in circolazione). Per quanto riguarda invece gli altri pezzi, direi che tutti e quattro sono molto più nella norma rispetto a quello appena descritto, difatti propongono il classico mix tra parti aggressive e parti melodiche, che non può certo mancare in un lavoro di questo genere. Un inizio incoraggiante insomma, al quale mi auguro seguiranno release sempre più convincenti.

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