Se in passato avevo sempre trovato modo di rivolgere qualche appunto (la durata, l'artwork, qualche pecca nel songwriting o nella resa sonora...) da rivolgere agli
High Spirits, oggi "
Safe On The Other Side" mi ha convinto appieno, tanto da essere stato sul punto di entrare a far parte della mia top ten annuale.
Gli
High Spirits sono uno dei tanti progetti dove ritroviamo il "Professore"
Chris Black, che ha nuovamente scritto e suonato in totale autonomia l'intero disco, con il solo supporto dell'ingegnere del suono
Dan Swanö, già dietro al banco del mixer del precedente "Hard to Stop".
Evidentemente chi fa da sé fa per tre, anzi per cinque, il numero degli album messi in fila e, come da sempre nella sua avventura con gli
High Spirits,
Chris Black affonda a piene mani nella N.W.O.B.H.M. e nel Rock seventies e vintage dei vari gruppi che già ho citato in passato, trai vari Thin Lizzy, Trespass, UFO, Scorpions, Def Leppard, Demon... ma lo fa con quella grazia e garbo che su "
Safe On The Other Side" trovano il perfetto equilibrio con la sua componente più Heavy.
Esemplare in questo "
In the Moonlight", posta furbescamente in apertura del disco, con una dinamicità nel guitarwork e con la voce calda e ammiccante (con tanto di quegli "
whohohoh" insistiti) da parte di
Chris ad emergere con prepotenza, subito bissata da "
Til the End of Time", con quell'approccio che mi ha ricordato davvero molto i Trespass, soprattutto nel ritmo incalzante di entrambi i pezzi.
L'avvio schioppettante di "
Lonely Nights" (già presente sull'EP "Escape" del 2017) e poi pure il refrain, sembrano richiamare gli Scorpions, quelli del periodo "In Trance". E le qualità non scemano con la successiva "
One Day Closer", ancora un bel tiro abbinato a soluzioni più tipiche del Melodic Rock, e nemmeno con la ruvida e graffiante "
Anything You Need", ma dietro l'angolo ci aspetta una piccola battuta d’arresto in occasione di "
(There Will Be) Magic Tonight", episodio dalla ritmica insistita (con tanto di assolo di basso) ma poco ispirato e alquanto noioso. Tocca così all'accoppiata "
Loving You" e "
Please Don't Leave Me Behind" porre rimedio, con una sapiente miscela di rockeggianti melodie e diversi spunti di eccellenza, come ad esempio il solo di chitarra cui
Chris Black si propone sulla seconda.
A questo punto, un po' a sorpresa, gli
High Spirits lanciano uno sguardo anche verso gli Europe, e nel caso non si limitano a lasciarsi ispirare, ma vanno a riprendere, peraltro con un'energica reinterpretazione, "
Memories", brano che chiudeva l'omonimo debut album degli svedesi, mentre, per chiudere il proprio di disco, la one man band statunitense ci augura la buona notte con un "
Good Night", che a sorpresa non è una smielata ballad ma un altro episodio all'insegna di un Rock scanzonato e vibrante.
Domani ci sveglieremo e torneremo a riascoltare queste due manciate di canzoni energiche e dal mood positivo, con in gran risalto la voce calda e ammaliante di
Chris Black, che mi hanno pienamente soddisfatto.
Complimenti. Davvero.
(There Will Be)… High Spirits Tonight
Metal.it
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